STADI
Campo Testaccio
Lo stadio della Roma per antonomasia: per 10 anni è un fortino quasi inespugnabile con 103 vittorie su 161 gare disputate. Progettato da Silvio Sensi, padre del futuro Presidente Franco Sensi, Campo Testaccio aveva una capienza di circa 20.000 posti.
Fu la casa dei giallorossi dal 1929 al novembre 1937 e dal 1938 al giugno del 1940.
Fu abbattuto nell’ottobre del 1940 e venne riedificato, con diverse dimensioni, nel novembre 2000.
Stadio Nazionale
Inaugurato nel 1913, fu restaurato nel 1927 e sotto il regime fascista assunse il nome di Stadio del Partito Nazional Fascista.
Fu utilizzato nella stagione 1937/1938 e dal 1940 al 1943 ed aveva una capienza di circa 40.000 posti.
Con la caduta del Fascismo venne denominato semplicemente Stadio Nazionale e venne impiegato fino al 1949. Dopo la tragedia del Grande Torino, venne informalmente ribattezzato Stadio Torino.
Dopo la ristrutturazione del 1957 ha assunto il nome di Stadio Flaminio.
PROGETTI
Stadio Franco Sensi
Presentato nel settembre 2009, lo Stadio Franco Sensi, dedicato all’ex Presidente scomparso nel 2008, prevedeva una capienza di 55.000 posti.
Il progetto fu presentato piuttosto in fretta ma non inizierà mai l’iter per la costruzione e dopo poco tempo la società viene venduta e il progetto naufraga totalmente.
Stadio della Roma
La nuova società americana propone il suo stadio. Uno stadio all’avanguardia, con 52.500 posti ed estendibile a seconda delle esigenze. Il Comune di Roma inizialmente accetta il progetto, poi una serie infinitesimali di varianti fanno slittare i tempi. Passano gli anni, cambiano i sindaci, cambia il progetto. Si strappa un sì definitivo anche dalla nuova Giunta. Sembra che ormai il peggio è passato. Poi si ferma tutto. Di nuovo. Cambia il Sindaco ma cambia anche il Presidente della Roma.
Ed il progetto non vedrà mai la luce.